La rassegna stampa di Radio 24 rilancia gracchiante notizie dal mondo, un mondo sempre più veloce, popolato da apolidi per necessità o narcisismo, ed io, Don Chisciotte, questa mattina voglio andare controcorrente e rallentare il ritmo: cerco un segno destressante, qualcosa di semplice.
Abbandono sulla poltrona la formalità del vestito tre pezzi e cerco un'alternativa. Lascio scorrere la mano sulle giacche in armadio e ne sento una familiare, comoda: velluto blu, brillante e leggero, spalla tonda e vuota, destrutturata.
La provo: è sofisticata, charmant.
Quella che fino a ieri era una semplice giacca da casa tradizionalmente inadatta all'esterno, oggi è preziosa proprio per la sensazione di calore di nido che emana. Nobile e avvolgente, arricchita dall'uso e dagli anni, è lo specchio fedele dell'io a proprio agio.
Resti pure la cravatta, o il gilet dell'abito, vanità d'accessorio, il nuovo friday suit è una sensazione, un simbolo, una coperta di Linus che sa calmare, rallentare, rasserenare.
Esco, è venerdì, c'è qualcosa di frizzante nell'aria, qualcosa che fa già pensare al weekend.
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