domenica 7 dicembre 2008

Mix it Up!

Tilda Swinton.
Tilda Swinton sulla copertina de L’Uomo Vogue settembre 2008 è la testimonial perfetta di una forma di eleganza solitamente maschile che pochi sanno davvero interpretare con sicurezza ed effetto. Si tratta di quella che io chiamo mix it up (se c’è un nome più appropriato fatemelo sapere).

Questo stile fa da contraltare al look iper fantasioso e femminile della migliore Carrie Bradshaw e necessita di abilità, gusto, personalità, minima conoscenza dei tessuti e una gran dose di nonchalance. Si basa sul mescolare capi differenti nei tagli, ad esempio strutturati con destrutturati, aderenti con altre ampi e nelle tramature e stampe: Principe di Galles, quadri, pois, tweed, diversi tipi di gessati e tinte unite. L’abilità sta nel mixare il tutto in modo che risulti armonioso e non sembri che vi siate vestiti al buio, la nonchalance inizia già davanti all’armadio quando azzardate accostamenti inusuali: solo un occhio attento noterà le diverse provenienze dei singoli capi che indossate.

La settimana scorsa mi trovavo in un’azienda per una consulenza, ambiente multinazionale, tendenza al formale. Al tavolo dove eravamo seduti il mio nuovo cliente ed io, in un momento di pausa e in attesa del caffè, non ho potuto non notare il gusto della persona. Un pesante pantalone di lana gessata, rigo grigio chiaro medio su fondo blu intenso, calze di cachemire a fantasia tweed blu e nero, scarpe derby a tomaia liscia nera. La giacca era un blazer blu di lana operata su camicia oxford azzurra chiusa da una cravatta in fantasia Principe di Galles grigia e nera. Il pantalone di taglio sartoriale, senza passanti, alto in vita e scampanato già dalle ginocchia, finiva ampio poggiando sulle scarpe senza perdere la piega a pinna di squalo costruita lungo la gamba. La giacca ben tenuta sulle spalle cadeva morbida, la cravatta priva della sua anima si adattava al movimento delle braccia incrociate sulle gambe accavallate. Un’eleganza perfetta e fuori dai canoni.
A ripensarci, il mese prossimo lo incontrerò di nuovo. Attendo sviluppi.

2 commenti:

  1. Dopo aver letto queste poche preziose righe m'è balenato in mente un pensiero:
    devo far visita a Paolo, nel suo atelier, per toccare con mano le differenze presenti in questo post...
    Sono sicuro che il tuo armadio sarà un amabile maestro.

    ;)

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